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Maritozzi romani con la panna, a lievitazione naturale

 

Ma i maritozzi romani, quelli con l’uvetta, quelli che in pasticceria non si trovano più?
Si può resistere ad una richiesta così delicata, fatta da una persona meravigliosa?
Ho una grandissima fortuna ed è quella di vivere accanto a persone splendide e con un grandissimo cuore, sulle quali so di poter contare e con le quali condivido il prodotto di questa mia sfrenata passione per la cucina, perchè penso che non ci sia nulla di più confortevole e coinvolgente che dividere la propria tavola con amici affezionati.

Questa ricetta è una mia rielaborazione di un’altra, redatta dal Maestro Leonardo Di Carlo, che prevede l’uso di lievitazione combinata. Non adoperando lievito di birra, ho convertito la preparazione all’uso esclusivo con il lievito madre.
Tra l’altro, ho scoperto così che i veri maritozzi romani hanno l’uvetta, mentre quelli che si trovano normalmente il pasticceria sono totalmente bianchi, per venire incontro alle esigenze di un pubblico che non apprezza quasi più certi gusti.
Ecco quindi la ricetta dei maritozzi romani con la panna, ma vi avviso che è solo la prima versione! Ne seguirà un’altra, sicuramente.

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Maritozzi Romani

Ricetta con lievito madre solido:
500 gr di farina 00 W300*
150 gr di uova intere
100 gr di latte
150 gr di lievito madre maturo
110 gr di zucchero semolato
150 gr di burro
10 gr di sale
7  gr di malto
la scorza grattugiata di un’arancia
i semi di una bacca di vaniglia
100 gr di uvetta macerata nel rum

Ricetta con licoli:
550 gr di farina 00 W300*
150 gr di uova intere
100 gr di latte
100 gr di licoli pronto
110 gr di zucchero semolato
150 gr di burro
10 gr di sale
7  gr di malto
la scorza grattugiata di un’arancia
i semi di una bacca di vaniglia
100 gr di uvetta macerata nel rum

Per farcire:
250 ml di panna da montare

25 gr di zucchero a velo

Note:
*Se non avete la farina W300, potete usare 330 gr di manitoba e 170 gr di farina debole. Se usate il licoli, fate 380 gr di farina manitoba e 170 gr di farina debole.

Procedimento:
Subito dopo aver rinfrescato il lievito madre, mettete l’uvetta a macerare nel rum, affinchè si ammorbidisca bene.
Lasciate a temperatura ambiente il burro.
Quando il lievito sarà pronto, cominciate a impastare la farina, tutte le uova, il malto, il lievito madre a pezzetti e il latte.
Otterrete un impasto grossolano, non liscio, ma compatto, cui andrete ad aggiungere il burro ormai morbido, mescolato in precedenza con  il sale, la scorza d’arancia e la vaniglia, portando il composto a incordatura.
Sgocciolate l’uvetta, unendola per ultima.
Avvolgete in uno strappo di pellicola l’impasto ottenuto, lasciandolo in frigo per almeno 12 ore.
Io l’ho lasciato 24 ore.

Trascorso il tempo necessario, lasciate l’impasto a temperatura ambiente per un paio d’ore e poi dividetelo in base al peso desiderato.
Io ho fatto pezzature da 60 gr e i maritozzi romani finiti stavano nel palmo della mia mano.
Non è la pezzatura classica da pasticceria, che prevede invece un peso di circa 100/110 gr.

Raccogliete sommariamente ogni panetto e poi allungatelo, formando una sorta di filoncino cicciotto.
Vi mostro come ho fatto io, in un piccolo video.

Disponete i maritozzi romani su teglia rivestita con carta forno, coprite con pellicola e metteteli a lievitare in un luogo caldo (28°).
Impiegheranno circa 8 ore per raddoppiare.

Quando saranno pronti, preparate a parte la doratura, sbattendo un uovo con pari peso di panna o latte.

Preriscaldate il forno a 180°, statico.
A temperatura raggiunta, spennellate i maritozzi con la doratura e infornate per circa 20/25 minuti.
Sfornateli e metteteli a freddare su una gratella. Spaccateli al centro e farciteli con la panna montata precedentemente con lo zucchero a velo.

Se non intendete farcirli e consumarli subito, congelateli appena freddi.
Scongelati e stiepiditi in forno o in microonde, torneranno fragranti come appena fatti!

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